Pensare fa male, dice qualcuno.
In effetti spesso e volentieri è una perdita di tempo e di energie, specialmente quando pensi a una cosa di notte e di giorno pensi il contrario. Spieghiamoci.
Mi è capitato di non riuscire a dormire e invece di contare le pecore, aimè, ho pensato, ripensato e riflettuto su diverse cose. Cosa che mi hanno intristito, che in quel momento mi hanno fatto venire ripensamenti e a volte paura.
Ma la cosa che mi stupisce è che il giorno seguente in piena luce, la stessa cosa mi è sembrata stupida e a volte pensandola ci ho riso sopra. Perchè?
Perchè la stessa cosa, pensata in due momenti della giornata differenti, ci appare così diversa?
Forsè l'idea che la notte sia la fine della giornata, fa sì che la mente spenga con noi anche speranze e forze; e che forse, svegliarsi e dover vivere un nuovo giorno, riaccende la voglia di provare ad affrontare una cosa piuttosto che viverla a pieno.
Una volta capito questo meccanismo bisogna solo capire quale dei due momenti della giornata porti il consiglio giusto. E questa credo sia la fase più difficile del gioco...