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Le righe di questo blog, sono parole portate dal vento che vengono dal cuore. Appunti di giornate che scorrono senza sosta, lungo un fiume di emozioni e pensieri. Un piccolo angolo lontano dalla vita di sempre.

martedì 25 gennaio 2011

Un teatro e il suo burattino

Ci sono giorni in cui ti senti vuoto. Ti sembra di non avere più un senso, pensi di aver perso le parole, i sentimenti e l'anima. Ti vedi di fronte a una realtà straziante che gioca con te come se fossi un burattino. Qualcuno dall'alto prende in mano la tua vita e da un momento all'altro la stravolge, tutto cambia. Ti senti perso e a condurti sono quei quattro fili a cui sei attaccato. Cammini su un palco che è la tua vita. Lì... di fronte a te un pubblico che ride, che commenta, che giudica, che ti apprezza e ti applaude. Poi un filo si rompe, cadi, cerchi di aggrapparti agli altri fili ma non riescono a tenere il tuo peso e crolli su quel palco vuoto, freddo e malinconico.
Guardi la platea e tutti ridono di te, c'è chi ti indica come se fossi un ladro, chi si alza e se ne va, chi ti maledice per aver rovinato tutto. Rimani lì, da solo. Ti guardi intorno, i riflettori rimangono puntati su di te, intorno tace il silenzio e un oceano di poltrone rosse e vuote sono come tanti aghi nella pelle. Ti accorgi che nessuno ti aiuta a rialzarti, nessuno si preoccupa di tirare su quei quattro pezzetti di legno miracolosamente rimasti uniti.
A un certo punto senti dei passi provenire da dietro di te che sei ancora con la faccia a terra. Con le poche forze rimaste riesci a voltarti e qualcuno ti porge la sua mano, il suo viso si illumina e rialzandoti capisci che solo lui poteva essere, solo lui sarebbe venuto ad aiutarti, solo lui sarebbe rimasto al tuo fianco anche nei momenti peggiori, solo lui, diversamente da tutti gli altri ti avrebbe aiutato a rialzarti.
Sì, perchè un amico è così.

venerdì 14 gennaio 2011

Tema

Il mio sguardo incerto si posa sul tuo viso
attento, pensieroso, che tra le parole vuote
cerca il senso delle cose.
Qua e là un appunto e un segno
tracciano il corso dei pensieri
come dita sul velluto, ombre
indefinite che cercano una vita.
Improvviso battito di ciglia
scopre fugace un sorriso,
il cuore si apre e l'anima sussulta.
Ti sento, ti vedo, vertigine magnetica
i tuoi occhi mi attraggono e
nel vellutato silenzio dei pensieri
l'amore per te mi travolge.

Daniele Chiffi

Non per forza poeti bisogna essere per far sognare. A volte basta ascoltare la voce del cuore per dire ciò che sentiamo dentro.

mercoledì 5 gennaio 2011

Esplorate Sognate Scoprite



Tra vent’anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite. Mark Twain



Quante volte nella nostra mente sogniamo di prendere e andare, ma non lo facciamo?
Quante volte per pigrizia rimandiamo i nostri progetti?
Quante volte ci manca il coraggio di fare quel qualcosa che desideriamo da tempo?
Quante volte capita...
A volte troppe, a volte ne basta una.
Quella scelta che non abbiamo preso, quella decisione difficile che ci ha impedito di realizzare il nostro sogno.
Tutto quel tempo perso a riflettere e quell'occasione è sfuggita via.
Il mondo è pieno di strade diverse da scegliere e la vita è una sola. Non possiamo fermarci al primo stop e finire lì il nostro cammino.
Come qualcuno ha detto, "certi treni passano una volta sola" e in certe occasioni bisogna avere il coraggio di salire, in altre invece di scendere.
E' un pò come avere una grande nave per solcare i mari ed aver paura di tirar sù l'ancora.
Esplorate, Sognate, Scoprite.
Togliamo il freno a mano e partiamo, non si può mai sapere cosa ci riserva il futuro, sfruttiamo il nostro presente.

martedì 4 gennaio 2011

destra o sinistra?

Dicono tutti che le donne usano la parte sinistra del cervello, quella più emotiva, mentre gli uomini la destra, quella più razionale. Ma è davvero così scientifico? Sembra che nelle faccende di cuore ci sia sempre una battaglia tra quello che sappiamo e quello che sentiamo. Cosa si deve fare quando ti trovi continuamente ad oscillare tra la parte sinistra e quella destra? Quando si parla di storie d'amore è meglio seguire il cuore o il cervello?

Carrie Bradshaw



A volte ti lasci trasportare dagli eventi, dalle emozioni, dal sentimento, chiudi gli occhi e ascolti quella voce che viene dall'interno, senza preoccuparti delle conseguenze e del futuro.
Poi all'improvviso pensi. Rifletti.
Una marea di domande senza risposta ti travolgono la mente e tutto d'un tratto ti fermi.
"Se sbaglio? Se non fa per me? Se...?"
I tuoi pensieri al condizionale ti mettono in crisi ed entra in gioco la tua parte destra, quella razionale, che ammutolisce il cuore e parla con la ragione. Scoppia il palloncino e torni coi piedi per terra.
A questo punto apri gli occhi e ti ritrovi a dover scegliere se agire col cuore o con la ragione, ti fidi del sentimento o fai un passo indietro?
Perdere tempo a pensare o buttarsi.
E' un pò come quando da bambino impari ad andare sulla bicicletta. Sai che potresti cadere e farti male, oppure partire e non fermarti più. In amore è la stessa cosa, finchè non provi non puoi dire come andrà.
L'amore ti travolge, puoi cercare di intrappolarlo, di nasconderlo e incatenarlo, ma se è amore riuscirà sempre, anche se poco a farsi vedere. 
Possiamo servirci della razionalità per indirizzarlo nella direzione giusta, ma chi sa qual'è la direzione giusta?
Solo la vita saprà risponderci.
Io sono per la parte sinistra, più cuore e meno cervello in amore.